Intervista condotta da Maurizio Petri – Aprile 2013
M.P.: Puoi riassumere le tue esperienze nel combattimento e nelle Arti Marziali?
Y.B.: Mio padre, essendo lui stesso un entusiasta delle arti marziali, mi introdusse in quel mondo ad una molto tenera età. Egli spesso esplorava i differenti sistemi di arti marziali disponibili e ci portava me e mio fratello. Fu così che io iniziai a fare un po’ di allenamento. Comunque, non lo presi mai sul serio finché non venni in Australia ad approfondire la mia educazione.
Quando arrivai in Australia, il mio coinquilino mi introdusse alla boxe occidentale, e nel 2005 ho partecipato a varie competizioni in Australia ed Asia. Nel 2011 ho vinto i Titoli Amatoriali nella divisione peso piuma dell’Australia Occidentale. Il mio attuale record sul ring è di 16-0-2.
Crescendo in Malesia, mi trovai a frequentare ciò che mia madre definiva “cattive influenze”, le quali mi condussero a tante liti per strada. Prima di scoprire il Ving Tsun, lanciavo i miei pugni pregando che arrivassero al bersaglio. Il Ving Tsun ha definitivamente cambiato il mio modo di reagire in tali situazioni oggi, ma non ne ho più molto bisogno.
Mentre ho dovuto usare il mio Ving Tsun per strada in molte occasioni, non sempre posso ricordare esattamente quello che è successo, perchè tutto finiva in un attimo improvvisamente. Dopo ogni combattimento cercavo sempre di analizzarli, cercando di tirar fuori le tecniche che avevo allenato nel Ving Tsun, ma lo trovavo difficile. Tuttavia mi ricordo di un’occasione molto chiaramente, perchè la tecnica che usai mi stupì. Era il ‘Dang Geuk’ e funzionò alla meraviglia.
M.P.: Considerando che il Ving Tsun di Wong Shun Leung è nato per il combattimento da strada e non per gli sport da competizione, come ti ha aiutato il Ving Tsun nella boxe?
Y.B.L.: Il Ving Tsun ha giocato un grosso ruolo nello sviluppo delle mie abilità pugilistiche. Mi ha aiutato a migliorare la mia espressione fisica. Nel ring i concetti sono simili. Come Wong Shun Leung dice “Ving Tsun è una scienza del combattimento, l’intento è la totale incapacità di reagire dell’avversario. Dopo la mia prima sconfitta per decisione arbitrale, ho adottato la filosofia di puntare a finire i mio oppositore e di non lasciare ancora la decisione ai giudici.
L’allenamento del Chi Sau ha reso più fluide le mie combinazioni nella boxe. Naturalmente sto parlando di un chi sau spontaneo e fluido, e non dei colpi piuttosto stereotipati spesso fatti su allievi intimiditi o compiacenti, come spesso si vede sui video di you tube.
Devi ricordarti sempre nel ring che il tuo oppositore, non solo è mobile, ma si è allenato duramente quanto te. La realtà dei combattimenti sul ring è che TUTTI possono essere puniti, quindi è meglio avere di più che solo delle tecniche.
Cerco di non concentrarmi troppo sulle tecniche che impariamo nel VT ma piuttosto sui concetti del VT poiché sono correlati al combattimento. Ho incorporato questi concetti nella mia boxe ed hanno funzionato. Per esempio, il footwork, gli angoli, l’idea di pressare in avanti, avanzare contro una pressione contraria, e così via..ma la cosa più importante a cui tengo ed adatto nell’allenamento del VT alla mia boxe è l’aggressività VT. Per elaborare ciò che intendo e dirla meglio: Che cosa hanno in comune la Boxe ed il Ving Tsun e qual’è la loro arma numero uno? La mia risposta è ‘Il pugno’ e quando tu fai quella connessione, e quando suona la campana scatena l’inferno.
Detto questo, non credo che il WSLVT sia stato creato solamente per il combattimento da strada. Credo fortemente che il WSLVT sia per il combattimento, PUNTO, sia sul ring che sulle strade. E ritengo che se non ce la fai sul ring quante probabilità hai di farcela sulle strade?
Nel libro “Look Beyond The Pointing Finger” di Sifu David Peterson, egli menziona che Wong Shun Leung stesso disse ”Fai che il Ving Tsun sia il tuo servitore, non permettere mai che sia il tuo padrone”. Credo che i concetti di base e le applicazioni del VT possono essere adottati e adattati non solo dalla boxe occidentale, ma anche da qualsiasi altra arte marziale. Come questione di interesse, Mannie de Matos, fondatore dell’ Hakarac Martial Boxing, lavorando in collaborazione con il mio insegnante, Rolf Clausnitzer, ha avuto notevole successo con i boxer negli sparring e competizioni contro pugili convenzionali. Con il giusto atteggiamento ed allenamento, l’applicazione dei concetti di base e le tecniche di VT possono fare meraviglie per ogni combattente.
M.P.: Con la tua esperienza, pensi che allenare lentamente le tecniche del Ving Tsun sia utile per incrementare il proprio livello tecnico di combattimento?
Y.B.L.: Allenarsi lentamente ad un’andatura misurata può certamente essere vantaggioso per il praticante di Ving Tsun al fine di comprendere i concetti e le tecniche per il quale è stato creato. Comunque, penso che allenare le tecniche lentamente senza le intenzioni giuste possa essere pericoloso. E’ inutile eseguire una serie di movimenti più e più volte senza mai esprimere e visualizzare il suo potenziale. Credo che sia fondamentale non trascurare le intenzioni del Ving tsun. Quando si è impegnati, si dovrebbe esplodere.
M.P.:Hai girato il mondo ed hai avuto la possibilità di incontrare numerosi praticanti del lignaggio WSLVT. Ci vorresti raccontare qualcosa riguardo le tue esperienze con loro?
Y.B.L.: Ogni istruttore e praticante di questo unico tipo di Ving Tsun che ho avuto il piacere di incontrare e con cui mi sono allenato è stato molto accogliente. Sono tutti genuinamente umili ed hanno sempre lasciato un ricordo indelebile in me. Quello che hanno tutti in comune è la loro generosità nel condividere le loro conoscenze e la loro comprensione di questo meraviglioso sistema.
Quello che ho scoperto ulteriormente è che ognuno è unico nell’esprimere il suo VT. Mi piace chiamare ciò il loro marchio. Mi sembra che loro hanno trovato la loro maniera di esprimersi tramite il Ving Tsun e di offrire sempre qualcosa, che cerco di imparare ed assorbire quando la condividono con me.
Il mio proprio Sifu Rolf Clausnitzer è un vero gentiluomo, che si allena ed insegna il VT da circa 50 anni. Egli generosamente condivide le sue conoscenze e il suo sviluppo inarrestabile, e spesso incoraggia me ed altri interessati a mettere a prova il loro Ving Tsun nel kwoon, sia contro altri praticanti del Ving Tsun che verso altri marzialisti di altri stili. Sono perennemente grato a lui, poiché tramite lui ho avuto l’opportunità di conoscere così tanti meravigliosi membri della famiglia WSLVT.
Con l’occasione vorrei ringraziarli di nuovo per la loro meravigliosa ospitalità quando visito i loro kwoon. Detto questo, incoraggio ogni ogni praticante della WSLVT che ha l’opportunità di viaggiare, di mettersi in contatto con il resto della crescente famiglia WSLVT nel mondo. Scambiare le idee, toccare e sentire, migliorare il proprio sviluppo e divertirsi un mondo facendo ciò.