In un combattimento il nostro avversario può assumere le più svariate posture: le sue gambe possono essere più o meno piegate; la distanza tra i suoi piedi corta, media o lunga; il suo busto può essere frontale, angolato o addirittura laterale. Può costruire la sua guardia più o meno aperta, con i gomiti a varie altezze e con l’angolo posto tra braccio ed avambraccio da quasi chiuso fino a circa centottanta gradi.
Le possibilità sono davvero infinite, ma esiste un elemento di natura geometrica che le accomuna tutte. Mi riferisco all’asse corporeo, rappresentato nel Wing Chun da quella linea virtuale che attraversa un essere umano, passando dal vertice del suo cranio nel punto più alto ed esce dal perineo, che è quello spazio anatomico situato tra i genitali e l’ano. Questo asse immaginario rappresenta un perno ideale, posto perfettamente al centro della persona. Va da sè che se questa è in piedi, l’asse sarà perpendicolare al terreno.
Il Wing Chun dà così tanta importanza a questo concetto perchè la distanza che intercorre tra gli assi corporei di due persone è la minore possibile tra le persone stesse. Un qualsiasi colpo in direzione dell’avversario percorrerà la strada più breve se viaggerà lungo la traiettoria che unisce i due assi corporei.
Questa traiettoria è detta linea centrale.
Per un uomo in piedi essa sarà evidentemente parallela al terreno. Per poterla descrivere meglio, ho bisogno di un vostro piccolo sforzo di immaginazione. Visualizzate di trovarvi posti frontalmente ad un’altra persona. Non importa se quest’ultima è dritta o angolata rispetto a voi, in quanto il suo asse corporeo non cambia; rimarrà sempre al centro della persona stessa, come un perno che la attraversa.
Considerate ora una linea che unisce i vostri capezzoli. Il punto posto a metà di questa linea, se voi siete esattamente frontali alla persona, è la proiezione del vostro asse corporeo sul vostro petto. Da questo punto parte la linea centrale, che va a finire sull’asse dell’altro.
Gli assi corporei delle due persone viste dall’alto corrispondono ai due puntini.
La linea centrale è indicata dalla freccia e corrisponde all’altezza dell’ipotetico triangolo che si vede dall’alto. Potete vedere che la linea centrale rappresenta l’altezza di un triangolo, la cui base è sul vostro petto ed il cui vertice è sull’asse corporeo di chi vi sta di fronte.
Nel Wing Chun i pugni vengono tirati lungo la linea centrale perché è la strada più breve.
Un pugno tirato dal fianco percorrerà il lato del triangolo suddetto e quindi arriverà un po’ più tardi. Questo è uno dei motivi per cui nel nostro stile si dà così tanta importanza alla linea centrale e perché le metodiche di allenamento sono tese a far sì che il praticante si impossessi il più presto possibile di quest’ultima per sferrare i suoi attacchi lungo il suo percorso.