9.05.2024
Dissero di lui
La rivista inglese “Combat” (Bey Logan, editore): “Wong Shun Leung è di gran lunga più importante come maestro di Wing Chun che come figura nella vita di Bruce Lee. Merita di più che essere ricordato come l’ombra di un altro.” La rivista americana “Black Belt”: “un fenomeno del Wing Chun”. La rivista inglese “Fighters”: “… un comunicatore e maestro di Wing Chun per eccellenza.” Lo scomparso Jesse Glover, il primo studente americano di Bruce Lee, era solito dire: “Senza Wong Shun Leung non ci sarebbe stato Bruce Lee.“
Chi era Wong Shun Leung
Il G.M. Yip Man è stato l’ultimo rappresentante della più importante genealogia del Ving Tsun (Wing Chun). Nel 1953, ad Hong Kong, un giovanotto di nome Wong Shun Leung gli viene presentato e viene da lui accettato come studente. Yip Man dichiarò che Wong Shun Leung avrebbe impiegato un anno per rendere famoso il Ving Tsun (Wing Chun) ad Hong Kong. Si sbagliò, perchè Wong ci mise molto meno. Dopo sei mesi il pupillo di Yip Man sfidò tutti gli insegnanti di Wing Chun non appartenenti alla famiglia del suo maestro e vinse sempre. La motivazione di questi atteggiamenti era legata ad una diffusa mentalità di quel periodo, in cui i marzialisti si mettevano alla prova, fidandosi della propria arte e difendendo l’onore della propria “famiglia”. All’interno del pianeta Wing Chun l’allievo di G.M.Yip Man che sì è maggiormente distinto per la sua formidabile capacità combattiva, tanto da essere conosciuto con il nome di “Gong Sao Wong”, che significa “il re del parlare con le mani” (“The King of the challenge match” per i giornalisti inglesi). Prima di incontrare quello che fu per tutta la sua vita il suo maestro, Yip Man, Wong praticava boxe occidentale e Tai Chi Chuan. Ben presto si guadagnò la stima del suo maestro divenendo famoso per i suoi “beimo”, combattimenti senza regole e protezioni, che in quel periodo erano piuttosto frequenti tra i marzialisti ad Hong Kong. Sicuramente la sua esperienza nel campo dei combattimenti reali influenzò positivamente lo sviluppo del Wing Chun. Wong iniziò i beimo all’età di 17 anni ed essi continuarono fino ai 32 anni. Di questi combattimenti ne sono documentati almeno 60 testimoniati dai giornali e dalle riprese delle TV locali, ma sono in molti a sostenere che ne abbia fatti di più di un centinaio. È importante considerare che si trattava di confronti con altri esperti di arti marziali e non con incompetenti. Il G. M. Yip Man in più di un’occasione tenne conto dei suggerimenti che Wong Shun Leung gli dava e li inserì all’interno del sistema.
Yip Man segue i suggerimenti di Wong
Una delle più importanti modifiche all’interno del sistema fu l’inserimento del Gan Sao basso nella 3° parte della prima forma, la Siu Nim Tau (Siu Lim Tao). Questa veniva insegnata senza Gaan Sau ( Gan sao), perché il Jaam Sau (Jam Sao) in effetti era in grado di controllare praticamente tutte le tecniche portate contro la parte bassa del proprio corpo. Accadde però in un combattimento, che Wong colpì il suo avversario ad un occhio, ma non con tanta precisione da poterlo mandare K.O. Questo crollò in ginocchio con una mano portata istintivamente a proteggere l’occhio ferito e l’altra che tirava un pugno avanti a sè verso il suo avversario. Wong non controllò completamente questo colpo col suo Jaam Sau, fu costretto a fare un passetto indietro e da quella posizione ripartì all’attacco mandando il suo oppositore al tappeto con un pugno definitivo. Yip Man teneva in grande considerazione le esperienze del suo pupillo ed acconsentì ad inserire nella Siu Lim Tao anche il Gaan Sau basso, sebbene servisse raramente. Solo i suggerimenti di Wong Shun Leung indussero il G. M. Yip Man ad apportare modifiche all’interno del sistema.
Famoso ad Hong Kong e in Cina
Ciò che contribuì ancor più a rendere famoso Wong fu il fatto che egli non aveva un fisico possente. Era alto 1 metro e 58 cm. e basta vedere le sue foto a petto nudo da giovane, per capire che il segreto delle sue vittorie non stava certo nella sua forza fisica. Era decisamente veloce, ma lo erano anche i suoi avversari. Il suo asso vincente era la sua abilità nel Ving Tsun (Wing Chun). La sua fama sconfinò dal sud della Cina, tanto che fu invitato dall'”Institute Chinese Wushu Research” di Pechino a tenere lezioni. Questo anche in considerazione del fatto che Wong Shun Leung aveva forgiato allievi che seguivano le sue orme, e tra questi alcuni occidentali. Una sua allieva divenne “All Asian Women’s Martial Arts Champion”. Malgrado la grandissima reputazione che aveva, egli rimase nella palestra del suo maestro Yip Man fino alla morte di quest’ultimo, mentre molti altri con meno esperienza di lui preferivano aprire un loro kwoon. Anche nell’ultimo periodo della vita del G. M. Yip Man, Wong è stato il suo assistente ufficiale. Un giovanotto di nome Bruce Lee fu affidato da Yip Man a Wong, che ne fu di fatto il vero insegnante, come si evince nella genealogia del più grande portale sul Wing Chun, Planet Wing Chun.
Wong Shun Leung e Bruce Lee
Jesse Glover è stato l’allievo più anziano di Bruce Lee. Sul rapporto tra Wong Shun Leung e Bruce Lee, scrive: “Quando Bruce tornò ad Hong Kong la seconda volta, l’unica persona che aveva una chance di fermare gli attacchi di Bruce era Wong Shun Leung.” E ancora: “Quando ho visto una videocassetta di Wong Shun Leung che faceva la prima forma e dimostrava varie tecniche, mi fu chiaro da dove veniva la maggior parte del Wing Chun di Bruce perchè egli si muoveva proprio come Wong Shun Leung.” Il Wing Chun di Bruce Lee e Wong Shun Leung, articolo pubblicato sulla rivista Budo International nel mese di giugno 2004:
Il Wing Chun di Bruce Lee e Wong Shun Leung
“Quando ho visto una cassetta di Wong Shun Leung in cui eseguiva la prima forma e dimostrava varie tecniche mi fu chiaro da dove veniva la maggior parte del sistema combattivo di Bruce perchè si muoveva proprio come Wong“. Queste sono parole di Jesse Glover, il primo allievo di Bruce Lee. A detta della maggior parte degli studiosi dell’arte del Piccolo Drago, Jesse Glover è stato ed è il più forte combattente tra gli allievi di quest’ultimo. Questi gli insegnò il Chi Sao (mani appiccicose) e naturalmente i fondamentali del Wing Chun, l’arte che Bruce Lee apprese ad Hong Kong nella scuola del Grand Master Yip Man.
Wong maestro di Bruce Lee
Il giovane Bruce Lee fu presentato al G.M. Yip Man in un periodo in cui Wong Shun Leungera già famosissimo ad Hong Kong ed anche in Cina, per i Beimo (combattimenti reali) che aveva sostenuto e vinto contro esperti e maestri delle più disparate arti marziali. Quando Wong Shun Leung divenne allievo del G.M. Yip Man, questi disse: “Wong renderà famosa la nostra arte marziale ad Hong Kong in un anno“. Aveva chiaramente individuato il suo eccezionale talento ed era sicuro che questi avrebbe reso un enorme servizio alla propria scuola. Tuttavia il Gran Maestro rimase sorpreso dalla formidabile abilità del suo pupillo in quanto questo dopo solo sei mesi di allenamento sfidò tutti i maestri del Wing Chun di Hong Kong che non appartenevano alla famiglia di Yip Man e li sconfisse tutti. In quel periodo funzionava così! Wong divenne meritatamente l’assistente diretto nella scuola del G.M. Yip Man e vi rimase fino alla morte del suo maestro. Molti altri allievi preferirono abbastanza presto aprire una loro scuola, ma Wong decise di stare vicino ad Yip Man per tutta la vita di quest’ultimo. La loro grande fama attirò il giovane Bruce Lee, che fu affidato dal G.M. a Wong.
Wong introduce Bruce Lee ai combattimenti reali (“beimo”)
In quegli anni era molto duro praticare arti marziali ed ancor di più esserne un insegnante. Frequentemente avvenivano sfide tra maestri di arti marziali diverse o appartenenti alla stessa arte ma di differente genealogia. L’imperativo era quello di mantenere alto l’onore della propria scuola. Non solo i maestri ma anche i praticanti più o meno avanzati si mettevano alla prova nei Beimo. Il G.M. Yip Manincoraggiava questo atteggiamento. Il primo Beimo di Bruce Lee avvenne contro un praticante di Choi Lee Fat, altro stile di Kung Fu molto rappresentato in quella città. Il giovane Bruce voleva gettare la spugna: con un occhio nero la fiducia in sè stesso stava venendo meno. Wong era il suo trainer dall’angolo e gli disse di continuare: gli diede qualche dritta e Bruce vinse! Quell’episodio fu determinante per il futuro del Piccolo Drago. Se si fosse ritirato e se ad accompagnarlo non ci fosse stato il suo maestro, probabilmente non avrebbe avuto un futuro marziale così esaltante!
Bruce in America
Joe Lewis, campione di Karate e di Kick Boxing, allievo del Piccolo Drago, ha dichiarato: “Bruce usava molto l’arte chiamata Wing Chun“. Un altro suo allievo, James De Mille, ha detto: “Bruce conosceva il Wing Chun, un efficacissimo street-fighting molto conosciuto nella sua città natale”. Di fatto egli non abbandonò mai la sua arte di origine! Jesse Glover ricorda: “Quando Bruce arrivò negli USA nel 1959, conosceva all’incirca il 60% della forma dell’Uomo di Legno, la prima forma ed alcune parti della seconda e della terza forma, ma il suo allenamento non sarebbe finito lì”. Il Piccolo Drago cercò in tutti i modi di progredire nella sua arte, cercando di attingere dalla scuola madre di Hong Kong. Ma aveva infranto alcune regole fondamentali della comunità cinese del periodo, per cui Yip Man non volle e Wong Shun Leung dovette rispettare la volontà del suo maestro. Bruce andò a chiedere di filmare la terza forma (Biu Tze) con una videocamera, ma non gli fu concesso nemmeno quello.
Una chicca storica: Bruce Lee sta spiegando l’importanza del Daan Chi Sau a John Saxon, il quale ha lavorato con lui ne “I 3 dell’operazione Drago”.
La reazione del Piccolo Drago
Wong Shun Leung e Bruce rimasero comunque amici per tutta la vita. Wong fu consulente nelle scene di combattimento del film “I tre dell’operazione drago”. L’ambizione di Bruce non gli permetteva di fermarsi. Continuò a studiare l’ “Eterna Primavera della Giunca Rossa” da un amico del padre, un ballerino dell’opera cinese chiamato Fook Young. Questi era una stella dell’opera dall’età di 10 anni e aveva dovuto apprendere moltissimi stili di Kung Fu per motivi di copione. Parallelamente si allenava con atleti occidentali ed iniziò a sperimentare: nacque il Jeet Kune Do.
La superiorità di Wong Shun Leung
Non si perse mai il contato tra maestro e discepolo, soprattutto da un punto di vista epistolare. Quando Bruce andava ad Hong Kong parlava col suo insegnante per ore ed ore di strategie di combattimento. Jesse Glover ha scritto in un articolo: “Quando Bruce tornò ad Hong Kong per la seconda volta, l’unica persona che aveva una chance di fermare un suo attacco era Wong Shun Leung“. Questa affermazione la dice lunga sulle capacità combattive di Wong Shun Leung. è evidente che il Piccolo Drago abbia parlato estremamente bene dell’arte e della abilità del suo insegnante. I miei maestri mi hanno detto che l’ultima volta che Bruce incontrò Wong, i due iniziarono a fare uno sparring amichevole e malgrado la notevole differenza di età, Bruce si fermò presto dichiarando di non poter fare nulla contro di lui.