Il Wing Chun è uno stile di Kung Fu di straordinaria efficacia.
Quando parlo di esso a qualcuno che non lo conosce, quest’ultimo pensa che io, in buona fede, stia esagerando per via del mio forte entusiasmo, ma cambia idea non appena il Wing Chun stesso gli viene mostrato. Simili riconoscimenti vengono riportati a volte nelle maniere più simpatiche a me e agli altri istruttori della OMEGA.
Quello che colpisce è la matematica intelligenza con cui è costruito questo stile assolutamente unico.
L’esperto di Wing Chun ha la capacità di porre il suo corpo in maniera tale da intercettare i colpi del suo avversario, facendo arrivare le proprie tecniche scivolando sugli arti di quest’ultimo ed utilizzandoli come “rampa di lancio” per colpire i suoi punti vitali.
È degno di nota considerare che questa strategia, applicata all’inizio del combattimento, non è assimilabile al semplice colpo di incontro portato simultaneamente alla parata.
Il modo in cui ci si allena nel Wing Chun ha prodotto in più nell’esperto la capacità di sottrarre il proprio asse corporeo ai colpi dell’avversario, lanciando le proprie tecniche sulla traiettoria più breve che lo separa da esso: la linea centrale.
Il Wing Chun insegnato dalla OMEGA è quello del grande Sifu Wong Shun Leung, il combattente più famoso tra gli allievi diretti del Grand Master Yip Man.
Nei prossimi articoli analizzeremo anche alcuni aspetti tecnici basilari del Wing Chun: il Chi Sao, la linea centrale, gli angoli di penetrazione e altri ancora.