Intervista condotta da Francesca Vaino – Marzo 2013
F.V.: Sifu Ged Kennerk, come sei venuto in contatto col WSL Ving Tsun?
G.K.: Tramite il mio insegnante – che apparteneva ad un’ altro lignaggio – ho avuto l’occasione di andare ad un seminario nel sud del Inghilterra tenuto da Wong Shun Leung. Via via, il mio insegnante era diventato sempre più interessato al WSL Ving Tsun, leggendo gli articoli di David Peterson. Egli stesso, il mio insegnante, non partecipò al seminario, visto che era molto impegnato allora. Invece, consigliò a me ed anche ad un’altro allievo di andarci, cosa che facemmo. Dire che siamo rimasti colpiti da Wong Shun Leung è troppo poco. Non furono soltanto i dettagli a colpirci, era il fatto che si avvicinava ad ogni singolo allievo per sincerarsi che questi avesse capito bene le cose che erano state spiegate prima. Almeno così percepì quella esperienza. Lui fece tutto ciò in un modo molto semplice, chiaro e umile. In seguito, mi misi in contatto con David Peterson ed un comune amico per organizzare la sua prima visita in Inghilterra. Ero cosi ispirato e colpito da David, come insegnante e persona, che lo contattai di nuovo e lo convinse di tornare in Inghilterra una seconda volta solo dopo nove settimane. Beh, come dire, il resto si sa, poichè questo anno è il sedicesimo che viene in Inghilterra. Inoltre, anche io sono andato in Australia quando lui ci viveva e poi è stato così gentile da invitarmi insieme a mia moglie in Malesia nel dicembre 2011.
F.V.: Quali consideri le più importanti caratteristiche di questo lignaggio di Wing Chun?
G.K.: Le caratteristiche più importanti di questo lignaggio sono l’ attenzione ai dettagli ed all’ approccio più ovvio verso il combattimento. Non viene insegnato come se fossero un mucchio di trucchi o tecniche -guarda a caso, sembra essere l’ approccio più di moda in altri lignaggi. Quindi, se qualcosa non va (fallisce) allora la risposta sta nelle forme, se sono state insegnate correttamente ci spiegano le meccaniche (del corpo) e del sistema.
F.V.: Che cosa deve fare uno studente di Ving Tsun per incrementare le proprie qualità combattive?
G.K.: Per me, le cose fondamentali sono: la posizione, il movimento dei piedi, il pugno e il calcio. Devono essere costantemente allenate. Poichè se non hai una forte posizione, un buon movimento dei piedi, un pugno forte e non sai dare un calcio, allora avrai dei problemi in un incontro. Credo che tutto questo sia ovvio e che una maggiore attenzione debba essere posta proprio su queste cose durante gli esercizi. Penso che debbano essere allenate insieme al chi sau, una volta che la posizione, il movimento dei piedi, pugni e Siu Nim Tao siano ad un livello soddisfacente. Poi non ci vuole molto per fare tutto ciò. L’enfasi dovrebbe essere posta sugli esercizi non competitivi del daan chi sau insieme al movimento dei piedi una volta che queste cose siano state stabilite. Dopodiché, si può introdurre il laap sau ed il seung chi sau. La ragione per cui tengo molto agli esercizi non-competitivi è che essi vengono usati per allenare certi attributi. Quindi, bisogna concentrarsi su queste cose e non sul “cercare di vincere”. E’ una buona idea mettersi alla prova per sviluppare la velocità e forza, cioè l’energia reale che ti viene incontro durante un’ esercizio. Per esempio, quando si allena il daan chi sau stazionario, all’ inizio può essere difficile dare un buon colpo pulito di mano aperta stando nella posizione taan sau. Invece, pare che le persone vogliono sempre combattere col fook sau. E’ ciò che chiamo “cercare di vincere o barare gli esercizi”. Il problema finale è che il taan sau di solito “vince” ma nessuno dei due partner impara una linea di attacco pulita e quantomeno come gestire un attacco verso l’ oppositore piuttosto che verso il suo braccio. Diciamo la verità, a chi altro se non alla persona Ving Tsun potrebbe importare di cercare di sopprimere, mettere pressione sul braccio dell’altro o di controllarlo, invece di cercare di colpire l’ avversario in un vero confronto? Dunque, dato che gli esercizi non vengono fatti per combattere li’ per li’, dovrebbero essere insegnati in modo onesto, mettendo enfasi sulle linee pulite di attacco e difesa, invece di cercare di vincolare, controllare, o di imbrogliare il proprio partner. Durante i miei allenamenti dico sempre ai miei allievi di assicurarsi di lavorare insieme al partner e non contro di lui.
F.V.: Tu provieni dalla Boxe occidentale: che cosa ha attirato un pugile al WSL Ving Tsun?
G.K.: Credo che il motivo per cui sono stato attratto dal WSLVT come ho detto prima e’ l’ approccio diretto del WSLVT. Ricordiamoci che anche Wong Shun Leung proveniva dalla boxe occidentale. Quindi, trovo molto improbabile che un uomo così intelligente e che capiva anche come combattere veramente (visto che ne era stato esposto tanto ai combattimenti) avesse dedicato la maggior parte della sua vita a studiare qualcosa che non fosse onesta e pratica.